L'Evoluzione


Opera di Vico Calabrò che celebra la tipografia Covag di Vicenza
Opera di Vico Calabrò che celebra il 50° della Covag

Dal piombo fuso al digitale

 

Negli anni 50, quando la proprietà de “il Giornale di Vicenza” passa dalla S.A.V.E.G. (società anonima vicentina editrice giornali) all’attuale casa editrice Athesis, nasce la C.o.v.a.g.

C.O.V.A.G, acronimo di Cooperativa Operai Vicentini Addetti ai Giornali, era costituita da tipografi, linotipisti, compositori e rotativisti.

 

A quei tempi il lavoro dei tipografi era artigianale, tra il rumore dei macchinari e i fumi del piombo fuso.

Si usava la linotype, un grande macchinario per la composizione a caldo, che fondeva e imprimeva le righe di piombo, una per ogni riga di testo.

 

C.o.v.a.g. ha lavorato con la linotype dal 12 aprile 1958 al 25 luglio 1983, quando la stampa a caldo viene sostituita dalla stampa a freddo. Arrivò la fotocomposizione, eseguita tramite un terminale dedicato all'immissione dei testi e da una fotounità ad esso collegata. Il processo evolutivo della stampa non si è ancora fermato, ora C.o.v.a.g utilizza computer di nuova generazione.

 

La storia della C.o.v.a.g. è legata a doppio filo alle continue innovazioni dei processi di impaginazione e stampa con una necessità costante di seguire i cambiamenti ed essere sempre al passo con i tempi.